Sabato 14 settembre presso il Social Tennis di Club di Cava de’ Tirreni, in via Marcello Garzia, 2 sarà presentato il libro di Piera di Salvio “Paesi Inversi” – Poesie d’amore, identità e memoria edito da 1886 Publishing.
Modera Carolina Milite. Intervengono Marco Salerno, delegato alla Cultura Social Tennis Club; Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore; Paola de Simone, consulente editoriale 1886 Publishing; Piera di Salvio, autrice.
Piera Di Salvio è una scrittrice autentica, i suoi versi, le sue poesie sono il risultato evidente, di ciò che lei stessa chiama “un cantiere di pensieri” custodito per anni. Una stratificazione che dura da tempo, uno scavo nel suo “paese interiore”. E così la poesia diventa un passaggio necessario per ritrovare i passaggi interiori di chi legge.
Piera parla di se stessa a qualcuno che legge se stesso. Più che un viaggio è uno scambio, necessario a entrambi. Che se casualmente o per scelta ci si ritrova nel libro, si avverte la necessità di qualcosa di vero, in quanto ancestrale.
Luoghi dell’anima e luoghi fisici, come Rieti, “quando tu mi hai guardato con occhi nuovi e per un momento Dio ci ha messo in tasca lo stesso cielo”. E allora la poesia è aderente alla realtà, le parole diventano carne viva. Non c’è soluzione: dobbiamo vivere. Non ci sono vie di fuga.
Ce lo suggerisce l’autrice, perché qui i ricordi non sono in naftalina. I ricordi sono emozioni vissute. Luoghi fisici e luoghi incastonati nel pensiero. Perché “A questa città non importa veramente della luce sul tuo letto.
Eppure, Milano vede e sente, almeno oggi teniamola fuori dalle tende”, o ancora “E io sono una collina che cerca di parlare al Monte Bianco”, luoghi non fisici “Poco m’importa di ciò che mi ritorna. M’importa quello che mi smuovi”, luoghi reali” Parigi mi attrae come ogni altra contraddizione, e ti somiglia. Ha rubato anche lei la faccia che indossi quando vuoi essere un altro. Ma io lo vedo cosa c’è sotto il mascheramento”.
Cerchiamo cosa ci importa veramente, forse a questo serve la poesia?